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PRIGIONIERO NEL BORDELLO - Capitolo 8 SPECIAL PRICE FOR MY ASS


di Strapps
28.11.2021    |    873    |    0 8.0
"Quando non lo portavo si incazzava e mi riempiva di schiaffi..."
Capitolo SPECIAL PRICE.

Sulkat divenne cliente fissa in pratica, veniva anche 4 volte a settimana e questo mi permise di allentare un poco la pressione di Mammie che voleva tornassi a dare via anche il culo perché solo di bocca la mia stanza era poco visitata. Le speranze che la Boss di Classe A mi richiamasse diminuivano ogni giorno di più. Mammie era irascibile e mi trattava di merda: mi faceva saltare la colazione con gli altri umiliandomi: “Questa troia è a mezzo servizio, solo bocca, quindi mezza colazione!” e mi spediva in camera con un piccolo vassoio pieno di avanzi della colazione prima. Certe volte piombava in camera mia e voleva che le mostrassi il plug della Boss nel culo. Quando non lo portavo si incazzava e mi riempiva di schiaffi. “Se non ti riscatterà brutta zoccola il tuo culo tornerà di mia proprietà e dovrà essere pronto per i clienti! Su mettiti sul letto e allarga le gambe, stupida!” mi distendevo nel letto e lei mi palpava il culo e ci infilava le dita tozze, rugose, sporche.
Quando veniva una poliziotta transex chiedevo notizie della Boss, ma loro non sapevano o se ne fregavano: “Ehi troia, sono qui per un pompino non per parlare! Avanti inginocchiati e succhialo!”
I giorni passavano e a parte Sulkat che era gentile e generosa con me, temevo che i miei sogni di andare schiavo a casa della Boss erano sempre meno.
Siamo seduti sul letto, Sulkat è vestita di una camicetta viola trasparente, gonna verde acqua ed è truccata solo con del lucidalabbra viola. Stiamo mangiando thai e lei beve da più di un'ora, ha pagato per 3 ore e si rilassa raccontandomi di lei. Quando è più ubriaca provo a farle un pompino, ma il suo cazzo non da reazioni.
“Oh babyboy sei così carino, ma sono troppo ubriaca stasera, ma non preoccuparti sarò generosa con te, come sempre...hai messo da parte qualche credito?”
mi sollevo dal suo sesso, ne ho il sapore in bocca, mi viene da piangere e guardo Sulkat. Lei è gentile con me. Le vado incontro per baciarla, lei pare ritirarsi ma poi si lascia baciare e lo facciamo per un po', le tocca anche le tette rifatte dalla camicetta trasparente. Quando finiamo di baciarci lei sorride contenta: “Oh babyboy che dolce...”
Io scoppio a piangere. Piango mentre lei cerca di consolarmi, mi prende la testa e la pone sul suo seno rifatto, è caldo, è profumato, ma continuo a piangere.
“Cosa c'è babyboy?”
“ooo...ecco...oramai...penso che la Boss non mi cercherà più...sono prigioniero qua dentro, con Mammie, farò questa vita...io…
piango e lei mi tiene stretto. Quando mi calmo ci stendiamo sul letto. Ci abbracciamo, io sono nudo lei ancora vestita. L'aiuto a spogliarsi. “Oh babyboy...ma sono anche struccata...io forse dovrei andare…
“No resta, ti prego. Hai pagato. Posso riprovare. A succhiartelo. Scusami non dovevo annoiarti..io
“No babyboy, non preoccuparti...” si passa ancora del lucidalabbra viola sulle labbra rifatte e mi sorride. Stiamo abbracciati e nudi sul letto. Sulkat mi tiene a sé, stretto. Ogni tanto bacio il suo collo profumato. Lei mi tocca il pacco. Restiamo così a lungo. Dal citofono Mammie dice che le tre ore sono passate.
“Quella stronza!” dico mentre mi alzo.
“Aspetta babyboy non andare, restiamo qui...dì a quella zoccola che voglio dormire qui questa notte”
“Ma chiederà dei soldi in più...molti...quella stronza è una perfida puttana
“Non mi importa. I soldi non sono un problema. Fallo e basta. Vai!”
Chiedo a Mammie di parlarle, le spiego la cosa e lei dice: “Per tutta la notte fanno 500 crediti!”
“Cazzo Mammie ma è tanto ha già pagato per
Lei mi rifila uno schiaffo. “Non ho chiesto il tuo parere. 500 o smamma, capito?”
Mi colpisce ancora sulla faccia.
Torno nella stanza e dico a Sulkat la cifra. Lei non fa una piega mi allunga i crediti e li porto a Mammie, lei sorride soddisfatta.
In camera mi stendo ancora accanto a Lei, nuda. Le tocco le tette e le bacio il collo, lei mi tiene a sé. Ci addormentiamo dopo un'ora e il mattino dopo Sulkat mi lascia 30 crediti di mancia e mi da appuntamento per il giorno dopo.
“Sarò qui...” dico con lo sguardo basso. Lei mi prende la testa fra le mani e mi da un lungo bacio sulla bocca. Si è rimessa il lipstick rosa e profuma di donna, di transex sexy.
I giorni passano inesorabili e della Boss nessuna traccia.
“Smettila di rompere, puttanella! - mi dice una poliziotta tranex di classe D alla quale chiedo per l'ennesima volta notizie – se una come lei non si fa viva vuol dire che ha trovato di meglio e non ti vuole più! E adesso apri quella bocca da troia e succhiami l'uccello che devo tornare al lavoro!”
Mammie è sempre più nervosa con me, mi tratta male, mi riempie di scapaccioni, mi fa pulire le stanze, mi toglie il cibo.
Per fortuna Sulkat viene spesso a trovarmi mi riempie di cibo e mi lascia delle mance corpose.
Torna il dottore e trova tutto nella norma, alla visita partecipa anche Mammie, mi fa spogliare nudo e controlla il culo, chiede al medico di guardare, ti palpare, ma quello dice che pare tutto nella norma. “Come nella norma? - sbotta Mammie tirandomi uno sculaccione fortissimo – questa troia non si fa inculare da più di due mesi e il suo culo è nella norma? Dovrebbe essere bello pronto per tornare al suo utilizzo primario, vero troia?” e mi tira i capelli. “Tenendo conto del lavoro che fa mi pare tutto ok, per me è ok. I miei soldi, prego!” dice. Mammie sbuffa, io mi rivesto e pago. Controllo le mie finanze, qualcosa da parte c'è, ma chissà se basterà per riscattarmi. Quando il dottore se ne va lo chiedo a Mammie “Cosa, troia? Credi che questi quattro crediti bastino per liberarti? Sei pazza? L'assenza di cazzo nel culo ti deve aver creato problemi al cervello, puttanella! Oh ma mi sa che presto tornerai a prenderli...la tua Boss non si fa vedere...come la mettiamo?”
annuisco disperato lei ti colpisce sulla testa, ma è come se non la sentissi, sono rassegnato.
Sulkat paga per una notte intera.
“Ho voglia di possederti, babyboy, so che il tuo culo è ancora di proprietà della boss, ma so anche che a te va…?”
“Oh, amica...sono privo di speranze ormai...sì, fai come vuoi, non c'è problema, Mammie dice che presto tornerò a vendere anche il mio culo…
“Oh, ma mio voglio qualcosa di più...voglio che tu mi chieda di penetrarti…
Sorrido. Lei uguale, è vestita di pelle nera, labbra color ciliegia e le tette rifatte che luccicano, il suo cazzo a riposo mi aspetta.
Mi avvicino e mi volto, allungo il culo e lo struscio sul pene di lei, mi rilasso piano sopra di esso e poi inizio a fare su e giù col suo cazzetto che si muove sul solco depilato del mio culo. Struscio e ondeggio piano mi allungo con la schiena sulle sue curve, il profumo di troia e transex che mi arriva mi scioglie ulteriormente, scivolo piano contro il suo uccello e il suo corpo
“Ohhhh Sulkat...ummm….sìììì...ummmm….lo voglio…
Gioco ancora a quel modo, sento che lei si eccita, mi volto e la bacio sulla bocca appassionatamente, lei fa uguale, mi sento una vera troia con la sua cliente speciale, scivolo fra le sue mammelle e le bacio
“Ohh...mummmm...lo volgio...lo voglioooo...ummm.sssìììììì
lecco e succhio e poi scendo ancora, mi metto in ginocchio fra le sue gambe e le bacio e poi inizio a succhiarle il cazzo che è dritto finalmente, la spompino bene, succhio e bacio, lecco le palle e ingoio tutto quanto, succhio, bacio.
Sulkat gode, mi tocca la testa dolcemente, mi dice parole dolci, il suo profumo mi arrapa, sono una troia. Decisamente.
Sulkat è in tiro
“ohhh….mummmmlo voglio….mummmmm
“Te lo sbatto dentro babyboy...voglio scoparti...vieni qua….
E mi spinge sul letto, sputa sul mio culo e ci infila un dito mentre mi sbatte l'uccello sul culo.
“Ummm lo voglio,,.,
“Oh che troia che sei babyboy...sai farti volere dalle clienti...bravo...troietta...vieni qua adesso!”
E mi spinge il suo uccello in culo, mi afferra le spalle ed inizia a pompare. E' arrapata lo sento da come spinge, mi tiene strette le spalle e mi cavalca: “Ohhh sssìììììì babyboyyyy….ohhhhh...ssììììì prendilo tutto!!!” mi pompa di brutto col suo cazzetto me lo sento bene dentro e godo come una vacca. Mi sento una troia che fa godere la sua cliente “Ohhhhh….ssììììì lo VOGLIO lo Volgia SULKATTTT...sììììììì. Ummmm.ssìììì”
Lei si arrampica sopra di me, me lo sbatte meglio dentro, mi monta come una vacca mentre io mi arrapo e urlo parole sconce. Sulkata mi scopa con forza, si stende sopra di me sopra il letto, mi monta da sopra, il suo cazzo mi penetra. “Ohhh Babyyyboiiiiiiiii mummmm ti rompo il culo! Ummmm babyboiiiii ti scopo!!” mi urla all'orecchio sdraiata su di me, le sue tette rifatte calde contro la schiena, le sue mani che mi tengono ancora le spalle, il collo, spinge, mi scopa, godo nel sentirmi una troia da monta, Sulkat mi sbatte il suo uccello in culo e mi morde un orecchio. La sento caricare e poi svuotarsi nel mio culo.
Ma notizie dalla Boss non ne giungono. Perdo le speranze, Mammie è sempre più stronza, più infastidita da me, mi fa angherie quotidiane, sono sempre di turno a pulire le camere delle donne e di 3, mi perseguita in bagno chiedendo che le mostri il culo e poi lo palpa con quelle manacce, ci infila le sue dita vecchie e tozze, mi tira schiaffi e scapaccioni: “Mi sa che quella tua Boss di Classe A ti ha mollato troietta...quanto pensi che possa sopportare che lavori solo con la bocca?”
“Ma ho Sulkat, Mammie, Lei paga bene...”
“Il tuo culo tornerà presto mio, puttanella...fattene una ragione!” e mi molla due colpi sulla testa.
Passa ancora del tempo, oramai sono disperato. Una sera piango con Sulkat mentre mi tiene sul suo petto caldo e rifatto, mi asciuga le lacrime e mi fa coraggio.
Il giorno dopo Mammie viene in camera mia e mi tira per i capelli fino allo specchio, mi molla due scapaccioni fortissimi e mi urla in faccia: “Basta TROIA, la farsa è finita, da oggi torni a dare via il culo come tutti qua dentro! Oggi farò uno special price per il tuo culetto, devo riprendere i soldi e il tempo perso. Ficcati del gel in culo e preparalo per i cazzi, tesoruccio!” mi metto a piangere, afferro i piedi di Mammie, callosi, sporchi, puzzolenti, e li bacio. “Ti prego Mammie...no lo special price no!...ti prego...vedrai che i clienti torneranno comunque...ti prego la special price no...” lei mi molla un calcio sulla faccia e se ne va.
Lo special price è un vero calvario, i clienti vengono più numerosi, avranno il mio culo a prezzo ridotto, me lo sfonderanno e non avrò tregua, inoltre con lo special price non lasciano la mancia.
Ma non sapevo ancora che quella stronza di Mammie aveva in mente ancora di peggio. Poco dopo torna con un suo amico, Jak che porta un panchetto di legno con uno strato di pelle rossa sopra, lo mette al centro della stanza e poi ci fissa delle catene davanti e dietro. “Ehi Mammie, dai...non esagerare...dai...per favore NOOOOOooo
Lei mi rifila due schiaffi fortissimi in pieno volto poi mi tira per i capelli e mi sbatte sulla panca, mi lega con la schiena sulla pelle rossa quindi mi chiude le braccia e le gambe con delle manette fissate alle catene, le gambe sono alzate e il mio culo, in tirare, aperto, urlo a Mammie di non farlo, la prego, ma lei non mi guarda neppure, Jak mi tiene fermo e poi Mammie mi mette una palla di plastica in bocca legata dietro la nuca. Se ne vanno, rimango così sdraiato sulla panca, il culo offerto ai futuri clienti, le gambe e le braccia immobilizzate, non posso parlare, piango e basta.
Il primo cliente non tarda ad arrivare. È una transex bassina con lunghi capelli biondi e una faccia carina, ma si dimostra più acida del previsto. “Ehi, guarda come sei messo...così ti sbatto bene bene, aveva ragione quella megera, una bella scopata su questo culetto bianco e depilato...ummm senti come è già pronto, aperto e ben pregno di gel...mi sa che questo special price è un affare...” sfoderò un grosso cazzo e me lo sbattè sul culo, ma era troppo bassa per scoparmi mentre ero sopra la tavola legato, così chiese a Jak un piccolo scalino di legno e quando fu all'altezza giusta tornò a sbattermi il cazzone sul culo. “Oh, così va meglio..è l'altezza giusta, sei pronto?” lei spinse il suo cazzone dentro e me lo spara dentro con forza. Da sopra vedo il suo volto carino, gli occhi gentili e la bocca piccola e ben truccata, ma sento anche il suo affare dentro il mio culo e non è quello di Sulkat ma un bel pezzo di carne che mi penetra. Lei si aggrappa alle catene a cui sono legate le mie gambe ed inizia a pompare. Mi sbatte il suo affare ben dentro e mi scopa. Mi scopa forte con rabbia, mi monta col suo cazzo e fra le lacrime, il suo volto concentrato sulla scopata sopra di me provo anche un poco di piacere. Ma la transex piccolina va di fretta, mi afferra il collo e spinge ancora più forte, la sento caricare e poi esplodere nle mio buco. Svuota il suo cazzone dentro di me ed io sento caldo e bruciore sotto il piacere intenso. Quando ha finito mi molla lì senza liberarmi o pulirmi. Arriva però subito Mummie: “Come va troietta? Il tuo culetto è ancora buono?” e ride sguaita poi mi tocca il culo, mi libera la bocca per sputarmi dell'acqua che prima si è passata in gola, ha fatto dei gargarismi e poi mi ha sputato in faccia e dentro la bocca. Bevo disgustato, ma ne avevo bisogno, chiedo che mi liberi per pulirmi, ma lei mi rimette la palla in bocca, mi sculaccia e fa: “Non c'è tempo, hai altri due clienti e fa entrare due transex asiatiche magre e con lunghi capelli neri. Si eccitano a vedere il mio culo già pieno di sborra e una spinge il suo subito dentro. “Voglio riempirlo anche io!” urla. “Vai piano cara, divertiamoci prima..” ma la tipa mi spinge il suo cazzetto nel culo. In confronto a quello di prima non lo sento neppure, ma l'amica viene alla mia testa, mi toglie la pallina di plastica e ficca nella mia bocca il suo uccello. Ho la testa fuori dalla panca, bloccata dalle gambe della transex che mi scopa in gola dall'alto. L'amica si prodiga dietro mi scopa il culo tenendosi alla catena e viene dopo poco. Quindi esce dal mio culo e lascia il posto all'amica che dispone di un affare un poco più grande, ormai il mio culo è pieno di sborra di due clienti e mentre la tipa mi scopa sento che un poco esce dal mio ano dilatato. Anche lei però, per fortuna, viene presto. Se ne vanno e torna Mammie “Lo special price va alla grande! Hai una nuova cliente!” questa volta mi slega e mi fa riprendere fiato. Posso bere acqua e pulirmi il culo. Svuoto le mie interiora dallo sperma delle tre transex di prima e cerco di rimettermi in forze. Mammie però non vuole sentire ragioni mi colpisce in faccia e sulle gambe e mi rimette sulla panca, questa volta col ventre sulla pelle e le gambe in basso. Mi lega di nuovo, sta per rimettermi anche la pallina ma la cliente la ferma: “Lascia...voglio sentire i suoi lamenti!” dice con una voce bassa e dura. Mammie se ne va e mi lascia in balia della cliente. Quella controlla come sono legato, mi palpa il culo e ci infila un dito dentro. Poi viene di fronte a me, mi tira per i capelli in modo che la mia faccia sia fuori dalla panca e poi sbatte il suo cazzone nero nella mia bocca. Riesco a malapena a vederla sopra di me: una poliziotta tranex di Classe C, grossa, muscolosa e nera. Mi pompa la bocca tenendomi la gola con una mano, l'altra mi tiene la testa. Il suo cazzone mi fa sussultare più volte, è bello grosso e la poliziotta mi costringe a vari deeptruth. Quasi soffoco, ma il suo cazzo si è indurito e passa al mio culo, si posiziona bene dietro di me e sbatte il suo affare sul mio culo, lo striscia lungo il solco, “Adesso te lo sbatto dentro e mi svuoto le palle nel tuo culetto bianco, troietta bianca!” poi mi monta. Mi sbatte come vuole per dieci minuti buoni, la mia testa fuori dalla panca ondeggia al ritmo dei fianchi della poliziotta che mi martella il culo col suo affare bello grosso, mi strappa urla di dolore ma anche di piacere perché è dura e sexy, la sento poi che carica e si svuota le palle nel mio culo come promesso. Mi costringe poi a pulirle il cazzo con la bocca e la faccia(ce lo sbatte un paio di volte)e se ne va. Mammie arriva e mi dice che ho due donne che vogliono che il mio culo resti così, pieno di sperma transex. “Almeno fammi bere dell'acqua Mammie e rimettimi la testa sulla panca, ti prego, mi sento mancare così...” “Non rompere il cazzo, baldracca! Il tuo culo deve recuperare il tempo perso, voglio i miei soldi troia!” e mi molla due schiaffi. Poi però mi fa bere dell'acqua e mi posiziona con il torace sulla pelle della panca, mi lega mani e piedi assieme con due lunghe corde e se ne va. Rimango bloccato a quel modo, il culo sbattuto e lo sperma che cola piano fuori. Entrano le due donne, sono di corporatura media e profumano molto. “Oh ecco, guarda come cola fuori lo sperma...ah ah guarda...” fa una, l'altra mi sta sbattendo qualcosa sul culo, non vedo, ma sento una sorta di plug più massiccio in basso e più sottile verso l'alto. “Dici che lo prende tutto?” “Oh credo di sì. Altrimenti ci rifacciamo dare i soldi!” una delle due viene davanti a me, indossa una gonna rosa e porta dei capelli corti sui lati e un ciuffo giallo in mezzo. Mi mostra lo strap-on con il quale vogliono giocare col mio culo. È un affare verdognolo con una lunga proboscide che si conclude in una palletta, ma se la proboscide era fine e lunga una decina di centimetri, il resto del plug si allargava alla base e c'erano ancora altri dieci centimetri di fallo, ma molti più larghi. “Ce la fai a prenderlo tutto, troia?”
“Non ...cioè...non credo che tutto...ecco..io...”
“Cosa ti importa del suo parere, Klara? Tanto lo prenderà tutto dentro con le buone o le cattive!”
“Ahh. ah..puoi dirlo Sesill!”
“No vi prego Signore...vi prego fate piano….ci lavoro col culo io!” dico e mi viene da piangere. Il mio sogno infranto di fuggire dal bordello, adesso mi ritrovo a pensare che il mio culo e la mia bocca dovranno sostenermi a lungo in questo buco...Klara torna dietro di me, lavorano entrambe con le mani nel mio solco, palpano, stringono, spingono dita dentro, poi arriva il primo pezzetto del plug. La pallina in cima, entra abbastanza facile fra il liquido del gel, lo sperma della poliziotta e loro cacciano dentro la prima parte dell'affare. Gioiscono ed io grido di dolore, ma sento appena il plug, sento però la pallina che picchia sotto e Klara gioca per un po' con essa facendola andare avanti e indietro senza farla uscire dal mio culo. Si alternano al gioco, poi Sesill inizia a spingere il resto del plug, mi tirano il culo, cerco di aprirmi per la parte più grossa che fatica ad entrare. Klara si infuria e spinge più forte: “Piano! Provate più piano...” imploro. “Ehi troia noi abbiamo pagato per il tuo culo e ci vogliamo ficcare questo affare dentro!” “Ok, ma non importa forzare troppo...” Sesill m rifila uno schiaffo sul culo fortissimo. “Fermo, apri il culo!” e spingono di nuovo quel coso dentro e questa volta entra di più. Loro gridano soddisfatte, io trattengo le lacrime dal dolore, so che il plug non è terminato...ed infatti spingono assieme per ficcarci il resto. Urlo di dolore ma quelle se ne fregano e spingono dentro il plug. Grido più forte, ma la cosa le eccita e spingono più forte, sento uno strappo forte, urlo di dolore ma il plug è dentro coi suoi 20 centimetri sommati fra sopra fine e sotto massiccio. Soddisfatte quelle si fermano e mi lasciano il coso nel culo. Fa un male cane e mi sento aperto dietro in maniera esagerata. Piango. Le due tornano e mi trovano a frignare. Mi tolgono il plug con uno strattone forte facendomi soffrire. Mi sento dilaniato dietro, dal mio culo scivola fuori gel, sperma e umori. “Ehi, Sesill guarda come erutta questa stroia...” “Ahh ah ah che baldracca, viene dal culo come una vera troia!” sento che dal culo fuoriesce ancora qualcosa, Karla lo raccoglie e me lo ficca in bocca. Mi viene da vomitare, ma lei me lo ficca in gola e me lo fa buttare giù. Mi slegano e scivolo a terra esausto. Chiedo da bere. Karla mi porge la bottiglia, ma prima mi fa aprire la bocca e ci sputa dentro. Anche l'amica la imita. Posso bere finalmente. Ma appena finisco Karla mi ordina di baciarle i piedi, hanno pagato per altri 30 minuti e vogliono umiliarmi ancora. Sesill mi ficca delle palline nel culo mentre bacio i piedi di Karla. Anche così non riesco a riprendere fiato, per quanto libero dalla panca e dalle catene devo umiliarmi a baciare quei piedi mentre Sesill si diverte a infilare palline nel mio culo e poi a toglierle lentamente o a strappo facendomi sussultare più volte fra il dolore e il piacere. Arriva Mammie dicendo che i trenta minti aggiuntivi sono terminati e che le serve il mio culo. “Oh, che modi...va bene che lo da via scontato questo qua...ma insomma...” “Ehi carina, questi sono affari. Il tempo è finito, smammate o pagate ancora...” “Andiamo Karla!” mi tirano una pedata alle costole, bastarde! Perché?urlo disperato, ma Mammie mi afferra per i capelli: “Rimettiti sulla panca, lo sconto sul tuo culo sta funzionando alla grande, ho altri clienti...muoviti!” la prego di farmi rifiatare un attimo, le donne mi hanno devastato, ma lei non mi lascia finire, mi molla due schiaffi e mi trascina alla panca. Piango. Sono perduto. La mia vita per ancora molto tempo sarà a quel modo, in questo bordello, troia perMammie questa stronza che mi lega alla panca. La lascio fare, non mi ribello neppure, sono senza forze, distrutto. Quando finisce mi sculaccia un paio di volte mentre io singhiozzo lacrime disperate. “Ehi troietta, le tue lacrime non bastano stanotte. Il tuo culo vale bei soldini con questa offerta speciale. Dacci dentro!” e se ne va. Dopo poco sento la porta venire chiusa, un fruscio di gambe e profumo di transex. Una tipa grassa e dalla faccia tonda mi tocca la testa, nota che piango a dirotto. “Cosa c'è dolcezza? Giornata pesante?” e sorride beffarda. “...oh..sono fottuto, sono stanco, sono a pezzi..io...scusa...io..non...” “Ok, troietta, stai calma, riprenditi un attimo...vuoi da bere?” mi fa bere e mi abbraccia per farmi smettere di piangere. Le racconto la mia storia mentre mi calmo. Lei sembra capirmi, mi tiene abbracciato. “Ok, dolcezza, va meglio? Vediamo..sì...ok, ricomponiti...ho capito sei nei casini ma io non posso certo aiutarti, neppure ho un lavoro fisso...figurati...ho sentito dello sconto sul tuo culo e mi sono fiondata...mi spiace per te...ma così vanno le cose...insomma…
“Ti capisco. Scusa. Adesso va meglio, grazie. Sono pronto. Vuoi che te lo succhi?”
“Ora si ragiona...certo, accomodati..!” e mi piazza in bocca un cazzetto di medie dimensioni, lei è proprio grassa, le tette però non sono così grandi, sembrano pere che cadono giù, ha capezzoli lunghi, il doppio mento, un anello sul naso. Le succhio il cazzo e lei si eccitata presto, quando è bello duro le lecco le palle e gli dico: “Sbattimelo dentro, dolcezza!” con una voce da troia consumata. Lei si bagna tutta e si posiziona dietro di me. “Che culo bianco da toietta che tieni...te lo sfondo!” e me lo ficca dentro. Spinge forte un paio di volte poi prende ritmo, si prende le corde che mi legano e mi tira la schiena a sé facendomi soffrire, ma il suo cazzo caldo nel culo è piacevole, lei mi monta, mi scopa, mi riempie di insulti e mi sputa sulla faccia, quindi viene dentro di me, mi fa bere ancora dell'acqua, mi lascia 5 crediti di mancia e se ne va.
Mi sento prigioniero.
Prigioniero nel bordello.
Per sempre?

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